Chi ha le chiavi del bagno di casa tua?

Bisogna ammetterlo, questa volta il titolo è un po’ provocatorio ma voglio attirare l’attenzione su un fondamentale problema di carattere strategico che, magari, non sai neanche di avere.

Immagina di aver appena comprato o ristrutturato casa. Ovviamente ti sarai affidato alle mani esperte di professionisti per l’esecuzione di tutti i lavori importanti. Ora, immagina di scoprire che non ti sono state consegnate le chiavi del bagno o che l’architetto pretende di dartele solamente quando fa più comodo a lui.

Ebbene, il 70% degli imprenditori che incontriamo ogni giorno non ha idea di quali siano le statistiche del proprio sito web.

Di questi, un ulteriore 30% non le ha mai avute installate o si ritrova a litigare con l’architetto del proprio sito, la web agency, per ottenerle.

Perché accade? Semplice disattenzione o ingenuità, qualche volta per disonestà intellettuale: le agenzie pensano che così possono tenere i clienti “per le palle”.

Quante aziende italiane sfruttano le opportunità offerte dalla pubblicità on line?

Quali sono i trend su scala globale e le ragioni del disallineamento delle aziende di casa nostra?

Secondo l’indagine condotta dall’Eurostat lungo l’arco del 2016 circa l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione da parte delle imprese, solamene il 18% delle aziende italiane con più di 10 dipendenti fa pubblicità su internet.

 

Il 18%; meno di un quinto!!!

In Europa, solamente le aziende portoghesi manifestano meno fiducia di noi rispetto alla pubblicità online. Mentre ben il 46% delle aziende maltesi fanno regolarmente uso di internet per veicolare i loro messaggi promozionali e non solo; dovremmo aver tutti capito, ormai, che l’online adv non è mera pubblicità ma soprattutto metodo per la creazione di lead (potenziali clienti ben profilati che esprimono interesse verso i nostri prodotti/servizi) con i quali ingaggiare un percorso incentrato sul trasferimento di conoscenza (non solo del brand) e sulla sempre crescente offerta di valore a loro favore.

Il tuo sito è “strategico” o solo “vetrina”?

Stai pensando di rifare il tuo sito? L’ha appena rifatto un concorrente, e sullo smartphone il tuo ormai si vede male. Cominci quindi a chiedere preventivi in giro, ricevi costi e indicazioni completamente differenti e non capisci perché, passerai mesi a ripensare ai testi, alle foto, ai dettagli… ma continui a ricevere 40/50 visite al giorno, e mai una richiesta di preventivo. Quello che sto descrivendo è il classico sito vetrina della PMI italiana, voglio invece spiegarti velocemente cosa devi considerare per realizzare un sito web “strategico”, cioè un sito che ti serva a qualcosa: portarti dei clienti, ad esempio 😉

Parla ai tuoi interlocutori
Il tuo sito parla del tuo capannone, che è più grande di quello che ti ha lasciato il nonno, o dei tuoi concorrenti? Ai tuoi clienti non interessa nulla, a loro interessa quello che puoi fare per loro e come puoi farlo meglio della tua concorrenza. Chiedi a loro cosa cercano, racconta in cosa sei differente e migliore (vuoi scoprire come costruire questo messaggio? Clicca qui!).

Renditi visibile su device e motori di ricerca
Il tuo sito si vede solo sul tuo PC? Come navigano e cosa cercano gli utenti di tablet e smartphone sul tuo sito, cercano le stesse informazioni degli utenti desktop? Soprattutto, hai una strategia per la visibilità sui motori di ricerca? E’ più importante fare molto traffico o fare in modo che le persone giuste ti trovino per i motivi corretti (e ti contattino)?

Utilizza strumenti di business intelligence
Il tuo sito deve diventare una macchina per creare e gestire contatti: landing pages a supporto delle campagne, call to action per incentivare i navigatori all’interazione (e non solo nella pagina contatti), integrazione con strumenti di analisi evoluti, di business intelligence e CRM integrato sono strumenti che possono trasformare il tuo sito nella macchina commerciale di cui i hanno bisogno i tuoi venditori.